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Pellegrinaggio per gruppo precostituito, nella città di San Francesco, con passaggio da Cascia
- Tour di gruppo , Tour in pullman
- 2 giorni / 1 notte
- Pullman G.T.
- Pensione completa + bevande
Assisi, con la sua bellezza e scenografia, è senza ombra di dubbio la meta turistica più ricordata e amata dell’Umbria. Di essa si ricorda principalmente l'incredibile storia di San Francesco e di Santa Chiara che qui sono nati e vissuti. Assisi è oramai da anni città patrimonio dell’Unesco.
Avrete una guida esperta che vi accompagnerà alla scoperta del centro storico di Assisi, sarà sicuramente l’occasione per scoprire i suoi monumenti più belli insieme ai suoi angoli più suggestivi e nascosti: dalla Basilica di San Francesco alla piazza comunale con il tempio romano, alla cattedrale di San Rufino fino alla Basilica di Santa Chiara.
Riuscirete ad apprezzare, con le parore di una guida esperta, anche i luoghi di interesse di Cascia e Roccaporena, paese natale, luoghi dell'infanzia e della vita maritale di Santa Rita.
Supplemento pullman con partenza da altre città: su richiesta
Programma di viaggio:
1° GIORNO: ROMA-ASSISI
Partenza in Pullman G.T. da Roma alle ore 06.00. Sosta intemedia lungo il percorso ed arrivo ad Assisi. Tempo libero a disposizione per un primo approccio con la città. Visita alla Basilica di Santa Maria degli Angeli, con partecipazione alla Santa Messa, che potrà essere celebrata da un proprio accompagnatore spirituale. Al termine visita della Basilica e della Porziucola. Trasferimento in hotel e sistemazione nelle camere riservate. Pranzo a base di prodotti tipici locali, nel ristorante della struttura.
Incontro con la guida alle ore 15.30 per la visita di Assisi (servizio incluso nel pacchetto, durata circa 3hr). Visita della Basilica di Santa Chiara con il crocifisso di San Damiano, proseguimento per la Cattedrale di San Rufino dove venne battezzato San Francesco e quindi piazza del Comune con i palazzi del governo medievali e il tempio di Minerva. La passeggiata proseguirà con la Basilica di San Francesco con i famosi affreschi di Cimabue, Giotto, Simone Martini e Pietro Lorenzetti. Al termine del tour guidato, tempo libero a disposizione per una passeggiata nel centro storico di Assisi, città patrimonio dell’Unesco. Nel tardo pomeriggio rientro in hotel. Cena con prodotti tipici della zona, pernottamento
2° GIORNO: ASSISI - CASCIA - ROMA
Prima colazione in hotel e alle ore 08,00 partenza in pullman per Cascia. Incontro con la guida per la visita della città: La Basilica e il Monastero, appartenenti al Santuario di Santa Rita da Cascia, - la chiesa di Santa Maria della Visitazione, uno degli edifici più antichi della città, di origine longobarda, fortemente rimaneggiata in seguito ai danni riportati nei terremoti. Al suo interno si conserva un Crocifisso ligneo del 1400. Proseguimento per la frazione di Rocca Porena, paese natale, luoghi dell'infanzia e della vita maritale di Santa Rita.
Al termine della visita guidata, sosta per il pranzo in ristorante a Cascia e verso le ore 15.30 partenza per il viaggio di rientro a Roma.
- Periodo ideale: Tutto l'anno
- Tariffa calcolata per gruppo minimo di 35 persone. Quota speciale per gruppi di 50 persone, su richiesta
- Nei periodi festivi, come Natale e Capodanno: chiedi la quotazione al tuo consulente di fiducia
I prezzi si intendono a persona in camera doppia per 2 giorni e 1 notte
La Quota comprende:
- Viaggio in pullman G.T. da Roma
- Soggiorno 2 giorni / 1 notte
- Trattamento di pernottamento e prima colazione
- Pranzo e cena del primo giorno e pranzo del secondo giorno
- Visita con guida ad Assisi, Cascia, Rocca Porena
- Assicurazione medico/bagaglio
La Quota non comprende:
- Tassa di soggiorno ove richiesto
- Assicurazione annullamento
- Mance ed extra in genere
- Tutto quanto non menzionato alla voce la “Quota comprende”
ABBIGLIAMENTO: attrezziarsi con scarpe da ginnastica o scarpe comode per le varie visite guidate, in particolar modo ad Assisi.
ASSISI: si allunga sulle pendici del Monte Subasio, al di sopra della pianura in cui scorrono il Topino e il Chiascio. Benché possa vantare un'origine di epoca romana, l'attuale aspetto di Assisi, tanto degli edifici quanto del tessuto urbano, è stato sicuramente determinato dallo sviluppo medioevale.
Il nucleo più antico della cittadina è protetto da un apparato difensivo costituito da otto porte di accesso fortificate e da una lunga cinta muraria, ancora in ottimo stato di conservazione, che fa capo a due castelli: la Rocca Maggiore, ricostruita dal Cardinale Albornotz nel 1367 e la Rocca Minore. Assisi, oltre agli edifici di culto di così grande importanza da non poter essere considerati suo patrimonio esclusivo, come la Basilica di San Francesco, il turista potrà visitare anche la Basilica di Santa Chiara e la Chiesa di San Pietro.
La prima eretta in forme gotiche fra il 1257 e il 1265, la seconda di poco più antica, decorata da un elegante portale mediano e tre rosoni. Il Duomo, dedicato al patrono San Rufino, mantiene inalterata una splendida facciata con sculture e rilievi; l'interno, invece, ha subito nei secoli interventi di ricostruzione che ne hanno stravolto l'impianto originario del XIII secolo.
Sulla Piazza del Comune di Assisi, posta sull'antica area del foro, troviamo il Palazzo dei Priori del 1337, il duecentesco Palazzo del Capitano del Popolo e il tempio di Minerva, costruito durante il periodo augusteo con pronao, colonne e capitelli corinzi ancora intatti. Nelle vicinanze sono visitabili i luoghi legati alla vita di San Francesco, come l’Eremo delle Carceri, immerso in un fitto bosco di querce e lecci sulle pendici del Subasio e il Convento di San Damiano, sorto intorno all'oratorio nel quale la tradizione vuole che il Crocifisso abbia parlato al Santo. Nella pianura, infine, l'imponente Basilica di Santa Maria degli Angeli è stata costruita su progetto dell'Alessi fra il 1569 e il 1679 per proteggere la Cappella della Porziuncola, il povero ritrovo dei primi frati francescani.
Tutti coloro che avranno la fortuna di visitare questa splendida cittadina dovranno convenire con chi ritiene che la sua bellezza vada al di là di un breve e, per forza di cose, incompleto elenco di opere più o meno straordinarie, essendo invece da ricercarsi nell'atmosfera dei luoghi che la storia e la fede di San Francesco di Assisi hanno reso unici nel mondo.
CASCIA
Santa Rita da Cascia, una delle figure più invocate e venerate dai praticanti cattolici, nacque da Antonio Lotti ed Amata Ferri, due “pacieri di Cristo” (antenati dei moderni “mediatori civili” e/o ”conciliatori”, ndr) impegnati con le lotte tra guelfi e ghibellini, nel 1381 a Roccaporena, frazione di Cascia (PG). Le venne dato il nome di Margherita, ma ben presto tutti la chiamarono Rita.
Il primo miracolo le viene attribuito a soli 5 giorni dalla sua nascita, il miracolo delle Api Bianche: i genitori, impegnati nella mietitura, lasciarono Rita in una culla sotto ad un albero. Le si avvicinano 5 api bianche, che cominciano ad entrare e ad uscire dalla sua bocca ma senza pungerla, anzi, depositandole in bocca del miele. Un contadino, in un campo adiacente, si taglia profondamente una mano con la sua falce. Preso dal panico, lasciò il posto di lavoro in cerca di cure. Passando davanti alla culla, e vedendo le api ronzare sopra a Rita, cercò di scacciarle con l'arto ferito, che incredibilmente guarì.
Ragazza mite, umile, ubbidiente e ben educata (i genitori le insegnarono a leggere e scrivere), fin da giovanissima si appassionò alla famiglia Agostiniana, San Giovanni, Sant'Agostino e San Nicola da Tolentino, tanto da voler prendere i voti e da voler frequentare assiduamente il monastero Santa Maria Maddalena di Cascia e la chiesa di San Giovanni Battista. Ma i genitori, come usanza dell'epoca, a 13 anni la promisero sposa a Paolo di Ferdinando Mancini, uomo violento, e dopo 3 anni convolò a nozze. Dal matrimonio nacquero 2 bambini, forse gemelli: Giangiacomo Antonio e Paolo Maria. Paolo di Ferdinando Mancini si era convertito grazie a Rita, ma la loro unione venne interrotta dopo 18 anni quando Paolo venne assassinato dai suoi ex compagni. La famiglia Mancini voleva vendetta, ma Rita no e non rivelò i nomi degli assassini, invocando il perdono. Quando vide che i suoi 2 figli non volevano darle retta, chiese a Dio di vederli morire piuttosto che perseguire i loro scopi sanguinari. Da lì a poco i due fratelli si ammalarono e morirono. Rimasta sola, a 36 anni provò ad entrare al Monastero Agostiniano Santa Maria Maddalena, a Cascia. Ma venne rifiutata 3 volte, per la sua condizione vedovile e perchè nel monastero c'era una suora imparentata con la famiglia di Paolo, offesa per la reticenza della Santa. Solo dopo aver pacificato le due famiglie duellanti Rita ottiene di entrare nel Monastero, nel 1407: secondo la leggenda, furono i 3 santi protettori Sant’Agostino, San Giovanni Battista e San Nicola da Tolentino a portarla, dallo scoglio di Roccaporena dove Rita si recava per pregare, direttamente dentro al Coro.
Nel Monastero rimase fino alla sua morte, sopraggiunta il 22 Maggio del 1457 a 76 anni. E si dice che abbia compiuto almeno altri 5 prodigi prima di morire: quello della vite, ancora oggi presente all'interno del luogo di culto; quello della spina (stigmate) della corona di Cristo sulla fronte, che portò negli ultimi 15 anni della sua vita con l'eccezione del viaggio a Roma per la canonizzazione di San Nicola, quando scomparve per poi riapparire una volta tornata a Cascia; poco prima di morire, immobilizzata a letto, chiese ad una sua cugina di portarle una rosa e due fichi dalla casa paterna. Era inverno, ma i frutti c'erano e la cugina glie li portò. E la rosa divenne il simbolo ritiano per eccellenza, un'esile ed umile donna riuscita a fiorire nonostante le spine che la vita le aveva riservato, donando il buon profumo di Cristo e sciogliendo il gelido inverno di tanti cuori; il giorno della morte venne avvistato uno sciame di api nere (dette murarie) nel convento, ed ancora oggi hanno dei nidi vicino all'abero di vite; le campane suonarono da sole.
Il primo miracolo da defunta avvenne al momento di celebrare le sue esequie. Un falegname, Cicco Barbari, era da poco diventato invalido alle mani, non potendo più lavorare. Vedendo la salma di Rita, disse: “Oh, se non fossi 'struppiato', la farei io questa cassa!”. Il falegname guarì immediatamente, e le suore lo incaricarono della costruzione della “cassa umile”. Ancora oggi si dice che ogni qualvolta Rita interceda per un miracolo il suo corpo, conservato all'interno della Basilica di Santa Rita da Cascia, emani profumo di rosa. È chiamata anche, oltre “Santa della Rosa” e “Santa della Spina”, dal popolo “Santa degli Impossibili” vista la quantità di miracoli attribuitole.
Fu beata, 180 anni dopo la sua morte, nel 1627 sotto il pontificato di Urbano VII. Fu canonizzata durante il Giubileo del 1900 da Leone XIII.
Ogni anno Cascia celebra il suo Santo Protettore il 22 di Maggio con la Festa di S. Rita e le Celebrazioni Ritiane.
alle ore 4:15 del 22 novembre
Io (Antonina Arcidiacono) e la mia amica Iolanda Alaimo abbiamo trascorso una bellissima vacanza a Matera. Angela Rondinone è stata una organizzatrice prefetta. Abbiamo vissuto Matera così come desideravamo, guide preparatissime, ottimo cibo. Soggiorno presso il B&B " Uno sguardo sui sassi" pulitissimo e in ottima posizione vicino al centro storico. Il tutto ne merita un voto di cinque stelle. Sicuramente faremo altri viaggi con la Vs.agenzia .grazie di cuore Antonina Arcidiacono